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Thursday, December 16, 2010

Diabolikal Year Ender!

For the 1967 Mario Bava directed movie "Danger: Diabolik!" with John Phillip Law as Diabolik and Marisa Mell as Lady Eva Kant the promotional department of the production company took a lot of photographs of its stars. Many of these photo's were only taken for publication in newspapers, movie and fashion magazines and had little or nothing to do with the content of the movie. This is one of those pictures that shows Marisa Mell dressed as Eva Kant in a very high fashion outfit of that time! The picture comes from the archives of "United Press International", a press agency situated originally in Chicago (USA), now in New York City. Fashion in the 60's was daring and fun. This is a prime example of that attitude from that time. The photo has hardly been seen in more than 40 years!
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The Marisa Mell Blog now closes its 3rd calender year of blogging and will return in January 2011. I wish everybody of the many thousands who have kept coming back this past year again and again to read up on the life and work of Marisa Mell a "Merry X-mas" and a "Happy New Year".

Monday, December 6, 2010

La Voce del Western Italiano!

When you are a genuine fan of the Italian Western then you are certainly familiar with the excellent: Spagehettiwestern database - Il database del Western Italiano.
This site is a real treasure trove for everything connected to the Italian Western which is a huge undertaking knowing that during the height of this genre there were around 800 westerns made in Italy and Spain. So they have a lot of material to cover. Marisa Mell could not escape during her career this very popular movie genre in the 60's and 70's and made thus several spaghetti westerns.Now the people responsable behind the Italian Western Database have made a documentary about their beloved movies. It took a while to complete this film but the first part of the triology is at last available. Let's hear what they have to say about their work of love:
"Destinato ad influenzare per anni, e ancor oggi, tanti altri generi, il Western italiano non ha mai avuto una voce. La voce di una critica più ampia. Questo documentario vuole essere quella voce. Vuol essere un lungo plauso a un genere poco conosciuto, poco capito ma soprattutto troppo poco amato per quanto invece esso non abbia fatto per il Cinema non solo italiano ma anche estero. Il Western italiano ha avuto molto più di una storia, ha avuto una identità. E come tutte le identità la sua storia non è mai finita. In un appassionante viaggio tra la filmografia di svariato genere, il documentario mette in luce le contaminazioni che il Cinema Western ha saputo dare ad opere divenute poi di prestigio e ricoperte di premi. Un'influenza avvenuta sempre in silenzio. Quello stesso silenzio che tanto caratterizzava certi suoi tipici eroi dagli occhi di ghiaccio. I premi per molti di questi grandi film Western non sono però mai arrivati. La Voce del Western, con un velo di provocazione ma con tanto amore verso questo genere, intende raccontare di come a volte i premi dimentichino di dare merito alle fonti di tante ricchezze, solo perchè sono fonti silenziose. Dedicato agli amanti del genere ma pensato per chi quel genere non lo conosce, forse non lo ha neanche mai apprezzato, convinto che dietro i mantelli dei cowboy della produzione italiana ci fossero solo pistole e cavalcate. Questo viaggio vi mostrerà quant'altro c'era da scoprire. La follia, la distruzione, la vendetta, la pietà, la rinascita, l’amore e poi la vita del West che rendeva tutto più difficile e la violenza che sembrava essere l'unica risposta possibile. Il Cinema deve tanto alla sofferta onestà con la quale il Western sapeva parlare di temi così distanti mescolandoli, come del resto voleva la grande lezione della tragedia greca, in un’unica complessa trama che è l'uomo.La critica cinematografica per anni ha sottovalutato una lettura più approfondita di molti di questi film, ma soprattutto ha ignorato come molti registi da Tarantino a Jarmusch si siano ispirati a questi film. Ha ignorato come ogni regista italiano raccontava nei suoi western, il suo mondo, il suo viaggio,le sue passioni. Perchè il West, con quel deserto che anche la critica dimenticava, con i suoi spazi aridi per molti di questi grandi autori è stata una sfida e alcuni di essi proprio li, vi hanno lasciato le loro opere migliori."

Thursday, December 2, 2010

The Voice of Thousands!

A few months ago, I had an entry about the life of one the best known female voice actresses in the Eurocult realm by the name of Carolyn de Fonseca. She was the English voice of almost all the known Eurocult actresses like Dagmar Lassander, Anita Ekberg, Rosalba Neri, Barbara Steele and... of course Marisa Mell in "La Belva col Mitra".

What few people know is that she was married to probably the biggest male voice actor in the history of the Eurocult movie business: Ted Rusoff. In the November-December 2010 issue of Video Watchdog # 159, John Charles has an in-depth interview with this voice giant about his life and career during the past 40 years as the voice of actors in more than a 1000 movies (!). The article has several exclusive photo's of him together with his late wife Caroline de Fonseca. Fans of Marisa Mell might remember his voice of a priest in the giallo "Sette Orchidee Macchiate di Rosso" from 1971 directed by Umberto Lenzi. After reading the article you know the in's and out's of (Eurocult) voice dubbing and it's history. Highly recommended.